Wednesday, January 25, 2017

Plumcake di riso, al volo

Scrivo questa ricetta di plumcake di riso come l'ho fatta ieri sera. Al volo.

La ricetta arriva da un numero recente de La Cucina Italiana.

È andata così. Torno a casa dal lavoro con il Sig. Tenace, abbastanza stremati entrambi perché il meteo qui a Montreal ieri è stato folle e anche solo camminare sul marciapiede dalla fermata del bus a casa è stata un'impresa. Le giornate che vanno così bisogna aggiustarle, e per me il primo modo per aggiustare una giornata difficile è cucinare.
Torta per la colazione sia, allora.
Prendo le riviste di cucina e propongo al Sig. Tenace la scelta tra due torte semplici, da colazione:
"Sig. Tenace, quale vuoi? Questa (indico la foto) torta alla farina di cocco, amarene e yogurt o questo (indico altra foto) plumcake di riso e cioccolato?"
Senza esitazione, punta il dito
"Questo"
Alberello di bigné con crema al limone. 

"No, sig. Tenace, non ci siamo capiti. Queeeesto (schiaccio il mio indice sulla foto della torta al cocco) o queeeesto (metto foto del plumcake sotto il suo naso)?"
Lui, irremovibile, indica di nuovo l'alberello.
"Va bene, Sig. Tenace, scelta perfetta, sono d'accordo. Vada per il plumcake di riso!".

Nel frattempo torna a casa il Teodolindo. Ha un polso gonfio e viola perché la mattina è caduto sul ghiaccio. Con in braccio il Sig. Tenace.
Gli dico di riposarsi, che mi occupo io della cena, quindi i due uomini di casa si sistemano sul pavimento a giocare. Ma io sono a due metri da loro, presa dal fare una torta e la tentazione per il Sig. Tenace è troppo forte. Ricordo a chi legge che la cucina, per il Sig. Tenace, è una cosa seria.
La scena per l'ora successiva è la seguente:
Il Teodolindo e Sig. Tenace giocano tranquilli.
Io prendo le uova e mi appresto a separare i tuorli dagli albumi.
Il Sig. Tenace se ne accorge, molla tutto, dice al Teodolindo "Aspetta qui!", viene al tavolo, separa gli albumi dai tuorli e poi torna a giocare.
Io tiro fuori dall'armadietto lo sbattitore per montare gli albumi a neve.
Il Sig. Tenace scatta (sia mai che qualcun altro in casa possa usare lo sbattitore. È sua proprietà privata), ripete al Teodolindo "Aspetta!", corre da me, monta a neve gli albumi e poi torna al gioco.
Uno stress, povero bambino.
Notare che giocavano a fare una torta con il playdoh.

Foto fatta stamattina alle 6.10, da cui l'illuminazione


Questa è la ricetta.

500 ml di latte
150 g di riso (o proverei anche con il miglio)
80 g di burro ammorbidito
80 g di zucchero di canna
3 uova
50 g di cioccolato amaro (io 70%)
un pugno di mirtilli rossi o uvetta o ciliegie

Portare il latte a ebollizione. Versarci il riso e far cuocere a fuoco medio, mescolando di tanto in tanto, per 20 minuti. Frullarlo con il frullatore ad immersione fino a consistenza desiderata: preferite che si sentano i chicchi? Non frullatelo.
Separare i tuorli dagli albumi. In una ciotola mescolare i tuorli con lo zucchero ed il burro. Aggiungere il riso, il cioccolato e i mirtilli rossi. In ultimo incorporare gli albumi montati a neve.
Versare il tutto in uno stampo per plumcake imburrato.
Far cuocere in forno preriscaldato a 160 gradi C per 40 minuti.

La consistenza è molto particolare, a metà tra un budino ed una torta tradizionale. È golosissima e perfetta se si vuole variare un po' rispetto alle solite torte da colazione.

When the little hand gets in the way...




2 comments:

  1. Un innegabile talento di cuoco in erba :-)

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  2. bisogna coltivarlo il talento del Signor Tenace per la cucina!
    le manine si sono fatte meno paffute e più da omino :)

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